As a bird

AS A BIRD

Un’opera costruita su quella grande e fondamentale nella storia della musica di questo secolo, quella di Charlie Parker, la musica che contiene è evocatrice di un avvenimento, l’avvenimento Parker.

“Charlie Parker, the other half oh my heartbeat” – Dizzy Gillespie 

Non ci troviamo solo di fronte ad una scrittura su materiale compositivo come nel caso precedente su Monk, bensì di fronte ad un lavoro sul linguaggio e sul tempo. Il senso del fraseggio di Parker mutò la maniera di ascoltare e suonare jazz. “E non meramente la sua velocità, il suo senso del tempo ma, ad esempio, la maniera di introdurre una lenta frase bluesy, spesso tradizionale, per liberarsene e stravolgerla all’improvviso con una cascata di serpeggianti semicrome. Con una varietà e una sottigliezza di fraseggio, a qualsiasi tempo” (M. Ullmann, Jazz History, 1992).
Ed è questo l’oggetto precipuo del lavoro di analisi, di scrittura e di esecuzione della musica che Giancarlo Schiaffini ha messo assieme in questa sua ultima fatica. Egli è pronto, armato di tutta l’esperienza di compositore, di esecutore e di arrangiatore, ortodosso ed eterodosso al tempo stesso, a rinunciare – come Bird fece – ad ogni espressione che, in qualche modo, “carichi” la scrittura; le sue sonorità, come quelle parkeriane, sono diritte, pulite, senza vibrazioni quasi: salvo che nei tempi lenti, dove compare una forma di vibrato a bassa frequenza, ma molto ampio (A. Hodeir, Uomini e problemi del Jazz, 1958).
E vi riesce, con semplice naturalezza anche in forza delle sue frequentazioni con la reinvenzione del suono attraverso le manipolazioni dell’elettronica che sono divenute suo patrimonio espressivo anche quando, come nel caso presente, il trattamento è rigorosamente acustico. Ed ancora: nelle composizioni e negli arrangiamenti si legge chiara la lettura che Schiaffini ha fatto della mentalità monodica di Parker che nella prassi dell’improvvisazione diveniva polifonica. L’uso della pausa implicita ed esplicita che diviene gag, gioco ritmico – fondamentale in questo la complicità e l’intelligenza musicale di Fulvio Maras.
E che dire dell’uso della pausa: Parker ne faceva un uso implicito in un gioco sottile di ritardi ed accelerazioni del tempo; Schiaffini ne fa un uso esplicito in un gioco altrettanto sottile di riflessione sul sentimento parkeriano del tempo.
Consentitemi in fine un gioco di parole di parkeriano e schiaffinesco umorismo: Ko-Pausa-Bird-Pausa-Ko: ecco the other half of Schiaffini’s heartbeat.

dalle note di Alfredo Profeta al cd as a bird

photo © William P. Gottlieb

Alberto Mandarini, tromba
Sandro Satta, altosax
Giancarlo Schiaffini, trombone
Daniel Studer, contrabbasso
Fulvio Maras, percussione.

GIANCARLO SCHIAFFINI As a bird
(Pentaflowers CDPIA 040, 1995)