Perché le foglie sono suoni: un tempo per Scelsi

Perché le foglie sono suoni: un tempo per Scelsi

Nel centenario della nascita di Giacinto Scelsi, “Perché le foglie sono suoni: un tempo per Scelsi” propone un avvicinamento all’artista che tenga conto non solo della sua espressività musicale, ma anche della sua produzione letteraria. La ricerca di Scelsi è universalmente riconosciuta come unica, e senz’altro pionieristica nel panorama della musica colta occidentale del XX secolo, tesa com’è a individuare la sostanza ultima dell’esperienza e dell’espressione del suono: Giacinto Scelsi ha liberato potenzialità espressive del linguaggio musicale che ampliano a dismisura anche le reciproche potenzialità della dimensione dell’ascolto. La ricerca poetica di Scelsi è meno nota, ma si muove nella medesima direzione. Radicata nella tradizione simbolista fino ai suoi esiti surrealisti, in lingua italiana e francese, la poesia di Scelsi libera la potenza espressiva della sostanza sonora del linguaggio.

Il tempo di Giacinto Scelsi, sia esso musicale o letterario, è un tempo psichico, scandito da una pulsazione immaginale. E’ lo spontaneo generarsi dell’immagine mentale a creare l’esperienza dell’espressione. Nelle sue stesse parole:
“In realtà sensazioni, emozioni, stati psichici non sono che immagini virtuali come del resto lo sono altrettanto la parte non riconosciuta e identificata, e quindi non registrata, delle vibrazioni. Perché in effetti, queste ultime possono produrre degli stati di coscienza della stessa natura e possono altrove, allo stesso tempo, passare dal campo dell’ignoto a quello del conosciuto.”
L’identità tra suono immagine stato di coscienza che anima l’arte di Giacinto Scelsi ne prescrive, al contempo, l’irriducibilità a rigide categorie cognitive.
“Perché le foglie sono suoni: un tempo per Scelsi” è dunque una performance ispirata a tale irriducibile identità, in cui musiche e versi dell’artista verranno proposti in un continuo trascolorare da parola a suono, nell’intento di creare, appunto, un tempo per l’unicità dell’espressione d’arte, nell’incanto dell’immagine mentale.

Silvia Fanfani Schiavoni

“Perché le foglie sono suoni: un tempo per Scelsi”

Performance per tre esecutori tra musica e poesia di Giacinto Scelsi nel centenario della nascita:
Silvia Schiavoni:     voce
Walter Prati:          violoncello ed elettronica
Giancarlo Schiaffini:     trombone